L’insalubrità dell’aria che tira
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L’insalubrità dell’aria che tira

Giovedì 27 ottobre 2016, alle ore 21:00
presso il Caffé Letterario Primo Piano
in via Cesare Beccaria 10, BRESCIA- presenta Biagio Vinella –

https://www.facebook.com/events/1700496290276840/

Per la prima volta insieme al Caffé Letterario Primo Piano, Andrea Garbin e Fabrizio Arrighi, entrambi fondatori del Movimento dal Sottosuolo, dialogano, discutono e leggono dai loro ultimi libri (editi dall’Associazione Culturale Pellicano), fondendo due linguaggi: quello della poesia e quello del racconto breve. Due libri molti diversi tra loro ma con vari punti di contatto.

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I “Canti di Confine” di Andrea Garbin sono una raccolta di poesie di denuncia, interamente scritti in endecasillabi, con una introduzione di Jack Hirschman e una nota conclusiva di marco Cinque.

“Come scrittore Pasolini aveva Fegato. E così anche Garbin. Non si può non leggere questi canti e le altre poesie senza rendersi conto che in Andrea Garbin, in un’epoca in cui le vecchie ideologie sono state consegnate al cestino della stora, e le mostruosità del mondo quali la disonestà e la corruzione si avvicendano in modo orribile, si riconosce un poeta che non teme di dare un nome ai nemici della gente e ad offrire, al contempo, i sentimenti di fratellanza e amicizia che sfidano tale degrado e resistono a ogni tentativo di rendere gli esseri umani inferiori più di quanto non siano in modo innato”.
(Jack Hirschman)

“Andrea Garbin è un poeta giovane d’età eppure capace di una poesia che si penserebbe possibile solo dopo aver vissuto più d’una sola vita. E dico “vissuto”, non indottrinato d’infinite e sfinite letture, copincollando l’altrui verbo o credo che dir si voglia. Dico “vissuto” perché la sua poesia è miccia dirompente, che si lege, si ascolta, si tocca, si vede, si sente” (Marco Cinque)

Andrea Garbin (Castel Goffreddo, MN). Poeta, scrittore, drammaturgo, ha pubblicato i libri di poesia “Genesi dei sensi”, “Lattice”, “Croce del Sud”, e la raccolta di haiku “Viaggio di un guerriero senz’arme”. È fondatore, nel 2008, del Movimento dal sottosuolo. Dirige la collana di poesia “Le zanzare”, per Gilgamesh Edizioni. Nel 2015 ha ricevuto il Grand Prize Orient-Occident for Arts presso il Curtea De Arges Poetry Nights, in Romania. In ambito teatrale ha collaborato con il Living Theater e con l’Odin Teatret.

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I “Racconti del tempo che c’è” sono una raccolta di racconti brevi, con protagonisti apparentemente insoliti e fuori dal comune ma in realtà ispirati al vissuto dell’autore nelle sue terre bresciane, racconti che hanno sempre uno sfondo di critico nei confronti della società moderna. Con una nota conclusiva di Stefania Battistella.

“Lo stupore di ritrovarsi dall’altro lato della stacionata e fare i conti, sul serio, con le esperienze vissute da qualcun altro quando si parla di immigrazione e difficoltà di comprensione fra uomini mentre, in verità, non esiste nessuna diversità se non una tavolozza diversa di colori che usa la nostra pelle come tela di lino. Questo e molto altro dentro i Racconti del tempo che c’é”.
(Stefania Battistella)

Fabrizio Arrighi (Lonato del Garda, 1955). Maestro di scuola elementare che nella vita ha svolto innumerevoli lavori: impiegato postale, operaio, rappresentante, assicuratore, sindacalista, muratore, commerciante e… venditore di libri. Da sempre appassionato di letteratura e poesia ha pubblicato due romanzi gialli: Orme insanguinate sulle isole galleggianti e I morti della Selva, seguiti dal romanzo: La fonte del fabbro, dove si narrano, nel contesto della guerra, le atrocità vissute dal padre e Racconti del tempo che c’è (Pellicano, 2015). È tra i fondatori del “Movimento dal Sottosuolo”, un gruppo di poeti che ha come luogo di ritrovo il Caffè Galeter di Montichiari (Bs). Ha partecipato a diversi concorsi letterari. Suoi brani in prosa e poesie sono presenti in varie antologie. Secondo Fabrizio Arrighi “La poesia è la chiave che apre ogni porta”.