Per Attitudini e Attinenze
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Per Attitudini e Attinenze

L’Associazione Culturale Movimento dal Sottosuolo, in collaborazione con il Caffé Letterario Primo Piano di Brescia, organizza un ciclo di incontri con l’i tento di interrogarsi sull’uso e sui confini della parola poetica con l’intento di testimoniare uno stato di passaggio dalla centralità della Parola alle forme dei linguaggi poetici, non solo quali strumenti di comunicazione, ma come specchio di una società in mutamento.

PER ATTITUDINI E ATTINENZE “dalla centralità della parola alle forme- linguaggi della poesia”


 

domenica 7 maggio 2017 – ore 18.00 – ALESSANDRO ASSIRI e GIAN RUGGERO MANZONI in PROLUNGAMENTI VISIVI, poesia, pittura, scultura.

Alessandro Assiri. Poeta, pittore, narratore, critico letterario.
“Quando dipingo non faccio altro che una scrittura torrenziale. Dipingo la caducità insoddisfatta: ogni goccia è solo un libro che finisce. Le parole
frammentate le nutro di colore. Quando dipingo mi confesso e quando scrivo espio. La pittura è diagnosi di una follia che la scrittura tenta solo di
placare.” Vive e lavora fra Trento, Bologna e Parigi. Da anni si occupa di letteratura, pittura e promozione culturale, collaborando a varie riviste
cartacee e telematiche. Ha all’attivo numerose pubblicazioni di poesia e critica e i suoi quadri sono esposti in Italia e Europa. In tempi recenti
propone mostre tematiche, dove le opere pittoriche dialogano, supportano o interagiscono con contenuti e forme dei testi poetici.
Gian Ruggero Manzoni. Poeta, pittore, scultore, teorico d’arte e narratore.
“Il mio fare, nel visivo, non era e non è altro che appendice, prolungamento del mio agire con la parola”. Vive a Lugo di Romagna. Eclettico,
originale e creativo, ha alle spalle quarant’anni di svariate esperienze artistiche. Soggiorna per lunghi periodi in Belgio, in Francia e in Germania. Nel
1983, dialoga con Keith Haring e l’anno dopo partecipa alla XLI Biennale di Venezia. Ha Insegnato Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di
Urbino. Fa parte del gruppo della Transavanguardia, lavora con Andrea Pazienza, dialoga con Giovanni Testori. Fonda riviste (Origini, Ali), e cenacoli
artistici. Collabora con musicisti come Brian Eno e John De Leo. Ha al suo attivo oltre 50 pubblicazioni e 70 mostre pittoriche.


 

domenica 14 maggio 2017 – ore 18.00 – ALBERTO MORI e SERSE CARDELLINI in PHONE, il segno e il suono.

Serse Cardellini. Poeta, filosofo, educatore, editore.
“La vibrazione poetica è dove il suono struttura la materia e, nel campo specifico della scrittura, struttura il segno”. Vive a Pesaro. Fonda
l’Associazione Thauma e come editore realizza la “collana poetica itinerante” attraverso le regioni italiane, che poi emigra e diventa collana
internazionale, gemellaggio tra lingue e linguaggi, tra poeti e traduttori. Collabora con il Centro di Bioenergetica Lakhovsky di Rimini. Curatore e
autore di testi di filosofia e poesia, intraprende un percorso personale sulla parola e i fonemi, che lo conduce ad una riflessione sulle vibrazioni
vocaliche, mettendo in relazione lo stato meditativo all’ispirazione poetica, il ritmo della parola alla nascita della poesia, la respirazione alla “cura
del sé”. Organizza percorsi formativi per approfondire la consapevolezza corporea e spirituale attraverso l’approccio sonoro.
Alberto Mori. Poeta, performer e artista. Presenta “Phonematique”
“Phonematique è parola in video performance ad interazione visiva con le velocità ariose del fon.”
Vive a Crema. Sperimenta una personale attività di ricerca nella poesia, utilizzando di volta in volta altre forme d’arte e di comunicazione: dalla
poesia sonora e visiva alla performance, dall’installazione al video e alla fotografia. Partecipa ai Festival di Performing Arts: V Settimana della Lingua
Italiana nel Mondo (Lisbona, 2005), Biennale di Verona (2005 e 2007), IX Art Action International Performance Art Festival (Monza, 2011), Bologna
in Lettere (2013, 2014 ,2015 ,2016). Negli ultimi anni più volte finalista del premio di poesia “L. Montano” della rivista Anterem di Verona.


 

domenica 21 maggio 2017 – ore 18.00 – RAFFAELA RUJU & FREE MUSIC JAZZ e VERSANTE RIPIDO (Claudia Zironi, Sandro Pecchiari, Chiara Baldini, Piera Anna Masia e Silvia Secco) in IMPROVVISAZIONI-INTERPRETAZIONI

Raffaela Ruju & Free Music Poetry
(Bruno Cortese, basso e percussioni, Claudio Raini, fiati, Rick Gatta, chitarre, Raffaela Ruju, poesie e testi)
Free Music Poetry di Trieste, integra l’improvvisazione musicale con i testi poetici di Raffaela Ruju, poeta, narratrice e performer. Il progetto
artistico che si vuole realizzare intreccia l’uso della musica elettronica e dei loop che ne derivano, con la poesia quale forma di riflessione sulle
condizioni e i condizionamenti sociali. L’intento è quello di escludere regole rigide, per lasciarsi trasportare dal linguaggio musicale e poetico. La
forte coesione empatica del gruppo ha permesso l’aderenza delle tematiche ai testi musicali, che sono sempre frutto d’improvvisazione.
La “traduzione” della interpretazione. Laboratorio della rivista Versante Ripido, Bologna
(Claudia Zironi, Sandro Pecchiari, Chiara Baldini, Piera Anna Masia e Silvia Secco)
Ci sono dei versi scritti da qualcuno. Questi versi vengono interpretati ad alta voce da persone che li hanno visti solo in forma scritta. Anche l’autore
stesso li legge. Infine le diverse letture vengono messe in sequenza, una dopo l’altra. Quando scriviamo versi che nella nostra testa risuonano in un
certo modo, e quindi con un certo senso e poi questi stessi versi vengono letti ad alta voce da altri, ecco che prendono corpo autonomo, diventano
qualcosa che può essere letto anche in maniera estremamente diversa, producendo un effetto emotivo insondabilmente altro. E qualche volta
l’identità dell’oggetto rimane evidente, ma altre volte diventa dubbia, incerta. Il nostro esperimento mostra che la scrittura sembra restare fissa,
registrata eternamente, ma in realtà esiste solo in relazione a chi la legge e questa relazione porta sempre con sé sfumature di differenza.