NON PUGNALATE LA PACE
Eventi

NON PUGNALATE LA PACE

A partire da giovedì 15 marzo il “Movimento dal Sottosuolo” propone un nuovo ciclo di tre eventi che trattano il rapporto tra la poesia e i temi della violenza, della pace e della guerra; un ciclo organizzato grazie alla collaborazione con “Camelliae Tea Room” di Castiglione delle Stiviere (MN), con il “Movimento Nonviolento Mantova, e con il supporto di PellicanoLibri e Gilgamesh Edizioni.

Gli eventi si svolgono presso il “Camelliae Tea Room” in via Perati 5, Castiglione delle Stiviere, alle ore 20:30

Locandina

giovedì 15 marzo, ore 20:30
AFGHANISTAN: “SOGNI DI TREGUA” di BASIR AHANG
Andrea Garbin dialoga con il giornalista e poeta italo-hazara, ex rifugiato politico in Italia.

Poeta, giornalista, attivista per i diritti umani, Basir Ahang è nato a Ghazni, in Afghanistan, nel 1984. Laureato all’Università di Kabul in “Storia e Letteratura persiana” con una tesi sulla poesia contemporanea dell’Afghanistan, ha iniziato la sua carriera scrivendo per diversi giornali locali, fondando e lavorando come produttore radiofonico per “Radio Malistan” e per molti altri mezzi di comunicazione locali a Kabul. Nel 2006 mentre si trovava in Afghanistan iniziò a collaborare con un giornalista del quotidiano “La Repubblica”. In quel periodo, il giornalista e fotografo, Gabriele Torsello, venne rapito dai Talebani nella provincia di Helmand. Basir Ahang è stato direttamente coinvolto nella liberazione del giornalista, ottenendo rapporti confidenziali da parte delle autorità dei talebani che detenevano Torsello. Egli ha avuto così modo di conoscere i nomi dei rapitori. Dopo il rilascio di Torsello, è stato oggetto di minacce e intimidazioni da parte dei talebani e per questo costretto a fuggire dall’Afghanistan. Nel 2008 Basir ha ottenuto lo status di rifugiato politico in Italia dove tuttora studia e lavora. In Italia ha lavorato anche come interprete e mediatore culturale. Nel 2009 e nel 2010 ha svolto il primo di due viaggi in Grecia, con l’obiettivo di documentare la tragica situazione dei rifugiati. Il resoconto di questi viaggi è stato raccontato nel suo documentario “La Voce di Patrasso” e nella pubblicazione di molti articoli su siti online tra i quali Kabulpress.org, sito del quale è responsabile per la parte relativa ai diritti umani. Da anni si occupa di diversi progetti rivolti a richiamare l’attenzione sulla situazione del suo popolo e soprattutto degli hazara, il terzo maggiore gruppo etnico in Afghanistan, a questo fine ha fondato assieme al giornalista Kamran Mir Hazar il sito www.hazarapeople.com. In qualità di giornalista e attivista per i diritti umani Basir è stato inoltre candidato al premio “Images and Voices of Hope’s 2014” negli Stati Uniti. Basir Ahang si occupa anche di poesia e di cinema. In veste di attore ha recitato nel cortometraggio del regista Hazara Amin Wahidi “L’ospite” vincitore del premio Città di Venezia 2014, evento collaterale della Mostra Internazionale d’Arte cinematrografica. Le sue poesie sono pubblicate da Gilgamesh Edizioni (Asola, MN) nel volume “Sogni di tregua”. Nel 2017 Basir ha partecipato alla realizzazione del film documentario “Behinde Venice Luxury” di Amin Wahidi, vincitore del Premio Città di Venezia 2017.


giovedì 29 marzo, ore 20:30
POESIA, RIBELLIONE E RESISTENZA
La poesia di Angye Gaona e Amada Libertad, contro dittature e ingustizie sociali. A cura di Valeria Raimondi e Andrea Garbin.

Che rapporto c’è tra la poesia e i temi della ribellione e della resistenza? Lo scopriamo con la storia e le poesie di due poetesse sudamericane che a loro modo hanno combattuto contro le dittature e le ingustizie sociali: Angye Gaona (Colombia) e Amada Libertad (San Salvador).

Angye Gaona nasce a Bucaramanga, nel 1980. Per cinque anni è stata tra gli organizzatori del Festival Internazionale di Poesia di Medellin, e nel 2001 organizza la prima Esposizione di Poesia Sperimentale. Suoi testi sono
pubblicati dall’Università di Monterrey (Messico). Nel 2009 esce Nascimineto Volatil, e nel 2010 il poema sperimentale Los Hijos del Viento. Angye Gaona è un’attivista. Nel 2011, di rientro da alcune presentazione del suo libro in Venezuela, viene arrestata al confine con l’accusa di narcotraffico e istigazione alla rivolta. Artisti di tutto il mondo hanno dato vita ad un mobilitazione in suo favore. Scarcerata per assenza di prove, è stata costretta in libertà vigilata in attesa di giudizio fino al 2017, anno in cui sono caduti i capi d’accusa.

Leyla Patricia Quintana Marxelly (2 aprile 1970 – 11 luglio
1991), più conosciuta con lo pseudonimo di Amada Libertad, poeta di Santa Tecla, El Salvador, studentessa di giornalismo. Ha dedicato la vita a lottare attivamente per i suoi ideali come radarista e combattente del Ejército Revolucionario del Pueblo ed è caduta in combattimento durante un’eclissi solare sul vulcano di
San Salvador, a El Salitre, Nejapa. Le testimonianze dicono che venendo accerchiata si lanciò giù per un dirupo in cui venne colpita da una calibro 90. Grazie alla madre i suoi versi sono stati messi in salvo e divulgati, facendole vincere premi quali Wang Interdata 1990 e Juegos Florales de Zacatecoluca 1991. Le poesie di Leyla pervenivano dal fronte clandestino avvolte in nastro adesivo e nascoste, trasportate segretamente da una “staffetta” salvadoregna, compagna di lotta armata. Con gli otre 200 componimenti, Argelia Quintana riuscì a pubblicare Larga trenza de amor; Las burlas de la vida; Pueblo y Libertad va cercando; Destino; En la punta del delirio; oggi riuniti in questa selezione.


giovedì 12 aprile, ore 20:30
SIGNORNò! POESIE E SCRITTI CONTRO LA GUERRA
Letture e interventi di reduci dal Vietnam, refusnik israeliani e poesie attraverso la voce di alcuni autori presenti nel libro.

Proponiamo una nuova presentazione della raccolta SignorNò, per diversi motivi: il primo è che, purtroppo, la guerra è un argomento sempre tragicamente attuale. Il secondo motivo è che le voci dei veterani statunitensi e dei refusnik israeliani, cioè coloro che la guerra l’hanno fatta in prima persona, sono capaci di dare un impatto emotivo che va oltre la retorica, riuscendo a far vacillare le certezze di coloro che ancora confidano nell’utilità e nell’ineluttabilità dei conflitti.
Inoltre, questo progetto si pone come inclusivo, aperto perciò alle collaborazioni di nuove voci poetiche che lo arricchiscano, regalandogli altra linfa, ulteriori energie, rinnovati entusiasmi finalizzati a divulgarne e rilanciarne il contenuto. L’ultimo, ma non meno importante motivo, è che SignorNò ha anche una valenza molto concreta e tangibile, poiché i diritti d’autore di questo volume sono interamente dedicati alla causa di Fernando Eros Caro, nativo americano di ascendenza yaqui rinchiuso da ormai 34 anni nel braccio della morte di San Quentin, in California.

Dalla prefazione di Margherita Hack: “Signorno! È la rivolta al Signorsì, all’obbedienza cieca e assoluta che si richiede ai militari… è una raccolta di pensieri, di poesie, di sfoghi di militari in guerra, che si domandano: ma non eravamo noi i buoni, i liberatori, i portatori di democrazia? È un grido dell’umanità ferita dalla guerra, da questa inutile pazzia dell’umanità esaltata da sempre, come dagli antichi romani: pulcrum et decorum est pro patria mori. Quando i popoli troveranno il coraggio di rivoltarsi ai loro governi, di gridare uniti: SignorNo!”

Testimonianze dal Vietnam:
Philip Caputo, Michael Clodfelter, Carl Cresswell, Varnado Simpson, Lamont Steptoe, Hugh Clowers Thompson.

Refusnik israeliani:
Sergio Yahni, Yishay Mor, Ruth Hiller, Yigal Bronner, Simcha Leventhal.

Autori e autrici nazionali e internazionali:
Basir Ahang, Al-Shaaer Said Abu Tabanja, Naim Araidi, Liliana Arena, Fernando Arrabal, Fabrizio Arrighi, Fabio Barcellandi, Stefania Battistella, Alessandra Bava, Ferruccio Brugnaro, Antonino Caponnetto, Marco Cinque, Beppe Costa, Igor Costanzo, Rosana Crispim da Costa, Mahmoud Darwish, Stefania Di Lino, Andrea Garbin, Nenad Glišic, Jack Hirschman, Iago, Stefano Iori, Giovanna Iorio, Ivo Machado, Liliana Murru, Nicola Giannattasio, Leonardo Omar Onida, Franca Palmieri, Paul Polansky, Samih al-Qasim, Valeria Raimondi, Fernando Rendón, Antonella Rizzo, Phil Rushton, Marino Santalucia, Izet Sarajlic, Sandro Sardella, Fahredin Shehu, Alessandro Tassinari, Marcella Testa, Amin Wahidi, Michela Zanarella.